Nella società moderna la popolazione trascorre una parte rilevante del proprio tempo in ambienti confinati di vita e di lavoro e, pertanto, risulta essere di prioritaria importanza valutare la qualità dell’aria indoor al fine di individuare potenziali criticità e fattori di rischio. Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha condotto studi sempre più approfonditi sul tema evidenziando come i livelli di inquinamento entro le mura domestiche o gli edifici pubblici siano superiori rispetto a quelli riscontrabili outdoor. Le principali sorgenti emissive di inquinanti indoor sono i materiali da costruzione, arredo e finitura, gli articoli di consumo e i prodotti per la pulizia della casa ed infine le abitudini degli occupanti (fumo da tabacco/e-cig, combustione per riscaldamento domestico, cooking, etc). L’esposizione inalatoria agli inquinanti indoor è ulteriormente esacerbata dall’esigenza di isolare termicamente gli edifici per politiche di risparmio energetico, pertanto, un fattore determinante la qualità dell’aria indoor è la frequenza e l’efficacia dei ricambi d’aria.

L’attenzione che da diversi anni si ha sul tema ha portato alcuni organismi scientifici internazionali, tra questi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ad elaborare Linee guida per la qualità dell’aria indoor relative a inquinanti prioritari quali: Benzene, Idrocarburi Policiclici Aromatici (soprattutto Benzo[a]pirene), Naftalene, Monossido di carbonio, Tricloroetilene e Tetracloroetilene.

Diversi Paesi europei, in questi anni, hanno infatti attivato gruppi di lavoro con lo specifico mandato di elaborare valori guida per la qualità dell’aria negli ambienti confinati; tra questi, la Germania, la Francia, la Gran Bretagna, l’Olanda, la Finlandia e la Regione Fiamminga [1-6]. Per la Finlandia, il Belgio e per la Francia (dal 2015, solo per benzene e formaldeide) i valori guida hanno valore legale, mentre per gli altri Paesi in cui tali valori sono raccomandati, essi possono essere utilizzati per valutare e migliorare la qualità dell’aria.

In Italia ad oggi non esiste attualmente una normativa di riferimento che riporti valori guida per inquinanti di interesse ed approcci da adottare ai fini della valutazione della qualità dell’aria.

Pertanto, prendendo spunto dai processi di innovazione, sia culturale sia tecnologica, già avviati nei Paesi Membri dell’Unione Europea, si configura in Italia la necessità di sviluppare un quadro normativo organico sulla tematica, volto a garantire la salubrità dell’aria indoor e a ridurre i potenziali rischi per la salute.

Infatti, sulla base degli studi tossicologici riportati nella letteratura scientifica internazionale e dei risultati prodotti da gruppi di lavoro europei, istituiti ad-hoc, sono stati individuati i criteri per definire una qualità dell’aria indoor buona e/o accettabile oltre che i valori limite da rispettare ai fini precauzionali (tabella A). A titolo di esempio, sono stati previsti per gli inquinanti organici ad accertata cancerogenicità quali Benzene, Formaldeide e Benzo(a)pirene valori limite pari a, rispettivamente, 5 µg/m3, 50 µg/m3 e 1 ng/m3 in linea, ed in alcuni casi più stringenti, di quelli riportati dalle linee guida e/o normative esistenti nel panorama europeo.

Riferimenti:

  1. Agence Nationale de Sécurité Sanitaire (ANSES). Air intérieur: valeurs guides. 2011. (www.afsset.fr/index. php?pageid=829&parentid=424).
  2. Environmental Research of the Federal Ministry for the Environment, Nature Conservation, Building and Nuclear Safety Project. Project No. (FKZ) 3711 62 204 Report No. (UBA-FB) 002272/ENG. Indoor air quality after installation of building products in energy-efficient buildings. http://www.umweltbundesamt.de/publikationen
  3. The Netherlands National Institute for Public Health and the Environment (RIVM). Health-based guideline values for the indoor environment. Report 609021044/2007. Bilthoven, The Netherlands; 2007.
  4. UK Department of Health. Committee On the Medical Effects of Air Pollutants (COMEAP). Guidance on the effects on health of indoor air pollutants. December 2004.
  5. Finnish Ministry of the Environment. Housing and Building Department. Indoor climate and ventilation of buildings. Regulations and Guidelines 2010. Helsinki; 2010.
  6. Gezien om gevoegd te worden bij het besluit van de Vlaamse Regering van 11 juni 2004 houdende maatregelen tot bestrijding van de gezondheidsrisico’s door verontreiniging van het binnenmilieu (BS19.X.2004). Belgio, Regione fiamminga; 11 giugno 2004.